All’inizio di maggio su Corriere Economia è uscito un articolo sulla green economy che titolava “Regioni: la Toscana va alla riscossa”. In effetti negli ultimi anni la nostra regione ha fatto passi da gigante, che portano la Toscana al secondo posto nella classifica Ige 2012 (Indice di green economy), dietro solo all’imbattibile Trentino Alto Adige.
Nell’articolo si legge che la Toscana si distingue perché continua a puntare sul geotermico, visto che possiede una fonte naturale da sfruttare. Oggi si stanno raccogliendo i frutti degli investimenti fatti negli ultimi anni. In più la nostra, è la regione con meno coste inquinate ed è in quarta posizione per produzione e vendita di prodotti bio e per fotovoltaico installato l’anno scorso sugli edifici.
Andiamo a vedere nel dettaglio a che punto è la Toscana sul piano delle fonti rinnovabili.
Intanto è utile ricordare che per fonti rinnovabili si intendono quella idroelettrica, quella geo-termoelettrica, quella eolica, le biomasse,.
Nel 2010, ultimo anno per il quale sono disponibili i dati del monitoraggio del P.I.E.R (Piano indirizzo energetico regionale), relativi al bilancio energetico regionale, la percentuale di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili rispetto al totale di energia elettrica prodotta si è attestata ad un 42.2%, grazie anche all’ingente contributo della fonte geotermica; l’andamento positivo del trend sembra andare nella direzione del raggiungimento degli obbiettivi posti per il 2020.
Di seguito si riporta una tabella riassuntiva, divisa per fonte di energia elettrica rinnovabile, che confronta i valori delle potenze e produzioni riferite al 31/12/2005, come indicato nel P.I.E.R., e al 31/12/2010, ultimo dato uniforme disponibile.
Fonte Energetica |
Potenza 2005 |
Potenza 2009 |
Potenza 2010 |
Variazione 09-10 |
Produzione 2005 |
Produzione 2009 |
Produzione 2010 |
Variazione 09-10 |
MW |
MW |
MW |
% |
GWh |
GWh |
GWh |
% |
|
Idrolelettrico |
317,9 |
332,4 |
337,1 |
1,41% |
456,07 |
725,6 |
1032,8 |
42,34% |
Eolico |
1,8 |
36,1 |
45,4 |
25,76% |
3 |
43,7 |
76,1 |
74,14% |
Fotovoltaico |
0,1 |
54,8 |
137,4 |
150,73% |
0 |
40,4 |
79,8 |
97,52% |
Geotermia |
711 |
737 |
772 |
4,75% |
5.324,50 |
5.341,80 |
5.375,90 |
0,64% |
Biomasse |
71,7 |
118,9 |
125,3 |
5,38% |
290,3 |
305,4 |
378 |
23,77% |
Totale FER |
1.102,50 |
1.279,20 |
1.417,20 |
10,79% |
6.073,88 |
6.456,90 |
6.942,60 |
7,40% |
Tabella 1 – Produzione (lorda) e Potenze da Fonti di Energia Rinnovabile
Figura 12 Produzione di energia elettrica per modalità. Toscana 2004 – 2008
Valori in Gwh. Fonte: elaborazioni IRPET su dati Terna
Dalla precedente tabella si nota, come si poteva presupporre, che il maggior apporto produttivo si ha dalla fonte geotermica seguita dalla fonte idroelettrica; un notevole incremento si è avuto dalla fonte fotovoltaica che ha incrementato la potenza installata dal 2009 al 2010 di circa il 150%.
Figura 13 Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per fonte. Toscana 2004-2008. Incidenze percentuali sul totale della produzione di energia elettrica regionale. Fonte: elaborazioni IRPET su dati Terna
Se si rapporta invece la produzione di fonti energetiche rinnovabili rispetto ai consumo interno lordo di elettricità, la situazione toscana è particolarmente favorevole, sempre in virtù del contributo fornito dalla fonte geotermica. E’ la terza regione nella graduatoria nazionale, dopo Valle d’Aosta e Trentino; il rapporto, pari al 32% (registrato nel 2009) è superiore al valore limite stabilito a scala europea con la Direttiva 77 del 2001 (22%).
Di seguito si riporta una tabella riassuntiva che mette in relazione la produzione di energia elettrica da fonti di energia rinnovabile con il consumo loro di energia elettrica in Regione Toscana per l’arco temporale 2005-2009.
Anno |
Produzione da FER [GW] |
Rapporto |
Consumi [GW] |
2005 |
6.073,88 |
29,07% |
20.896,50 |
2006 |
6.451,20 |
30,23% |
21.341,00 |
2007 |
6.372,90 |
30,56% |
20.856,40 |
2008 |
6.464,50 |
31,00% |
20.854,10 |
2009 |
6.456,90 |
32,46% |
19.893,90 |
2010 |
6.942,8 |
42.25% |
20.263,2 |
Tabella 2 – Rapporto produzione FER su Consumi
Come si può evincere dalla tabella precedente il trend è nettamente positivo sia per l’aumento della produzione che per la diminuzione dei consumi.
Fig. Percentuale FER/Consumi nelle Regioni anno 2010
Le prospettive
La situazione rappresentata nei paragrafi precedenti descrive una ruolo importante delle rinnovabili nella produzione di energia elettrica.
Dalla data di entrata in vigore del Piano di Indirizzo Energetico Regionale, luglio 2008, tuttavia, si registra un notevole fermento in termini di autorizzazioni rilasciate ai fini della realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, non ancora misurate in termini di produzione in quanto gli impianti sono in corso di realizzazione ovvero sono entrati in esercizio da pochissimo tempo, che disegnano un quadro ancora più positivo per il prossimo futuro, da cui l’andamento del trend dell’indicatore.
A questo proposito si segnala:
– La potenza fotovoltaica indicata dal GSE nel sito Atlasole supera i 30 megawatt;
– Con il rilascio delle autorizzazioni relative a Sasso 2, Lagoni Rossi, Radicondoli, Chiusdino, la potenza geotermoelettrica installata è passata da 711 megawatt a 783 megawatt;
– L’entrata in funzione degli impianti di Montecatini in Val di Cecina e di Gello a Pontedera ha portato la potenza eolica da 27,8 megawatt a 40,8 megawatt, mentre si ipotizza il rilascio di autorizzazioni uniche regionali alla realizzazione di impianti eolici almeno per ulteriori 50 megawatt entro il 2010;
– Il rilascio o l’imminente rilascio di autorizzazioni uniche da parte di alcune province per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l’impiego di biomasse, per una potenza aggiuntiva attorno ai 100 megawatt.
Tendendo conto di tutto quello detto finora e degli ottimi risultati ottenuti dalla green economy auspichiamo che il Governo non tagli gli incentivi al quinto conto energia.
Siamo convinti che gli incentivi alle rinnovabili siano un aiuto indispensabile per lo sviluppo di questa tecnologia. Negare gli incentivi adesso non ha senso, ma quando le rinnovabili raggiungeranno la grid parity (il punto in cui l’energia elettrica prodotta con metodi alternativi -energie rinnovabili- ha lo stesso prezzo dell’energia tradizionale -rete elettrica) allora sarà giusto
estinguerli. In Toscana la green economy è uno dei motori dell’economia, con centinaia di addetti. Le aziende hanno investito nel settore delle rinnovabili tenendo conto degli incentivi; toglierli significherebbe metterle in grosse difficoltà se non addirittura portarle al fallimento.
buongiorno, le scrivo per farle sapere che purtroppo nei comuni, in qualità di sindaci, dipendenti, assessori, ci sono sempre quelli contrari allo sviluppo energetico verde e democratico. La mia azienda aveva richiesto mesi fa al Comune di gambassi terme di poter fare un impianto a terra inferiore ai 200 kw, rispettando la legge e parametri vari. (pannelli fissati a terra con dei vitoni, senza cemento e senza deturpare paesaggio sia da un punto visivo che di altro tipo di inquinamento) Hanno rifiutato scrivendo di tutto pur che si rinunciasse; ho ripresentato la richiesta diminuendo la quantità, inferiore a 100kw. NO, Assolutamente NO e direttamente al nostro geometra hanno detto, che se lo concedono alla nostra azienda agricola lo devono concedere a tutti!! ASSURDO, POTEVO INCREMENTARE IL MIO REDDITO RISPETTANDO LA LEGGE CHE CI DAVA QUESTA OPPORTUNITA’. PURTROPPO LA DEMOCRAZIA NEL PRODURRE ENERGIA NON PIACE AL NOSTRO COMUNE E NON PIACE NEANCHE CHE IN QUESTO MOMENTO DI CRISI CI SIA QUALCUNO CHE VUOLE RISCHIARE INVESTENDO. ASSURDO!!